Guardie che passione

                                                                                      

Il quindici di maggio la 1^ Compagnia commossa salutava una vecchia amica: la guardia.

L'addio risultò particolarmente toccante anche perché a quel punto si pensava di rimanere insieme per tutto il resto del corso; comunque la cara vecchia guardia non mancò di venirci a trovare allietandoci così gli ultimi fine settimana.

Il primo incontro era stato sofferto, preceduto da una lunga serie di consigli, ammonimenti, spiegazioni, delucidazioni ora amichevoli ora minacciose ( balenava di tanto in tanto la prospettiva di soggiorni non propriamente balneari in un'amena località sul Garda ).

Con la fortuna che contraddistingue i principianti, e che del resto non fu che un anticipo del macabro rapporto che il 122° ebbe instaurato con le condimeteo, il termometro scese la prima fatidica sera intorno a -20°; i fortunati esordienti ebbero ugualmente il conforto di un folto pubblico al cambio, ma alle luci della ribalta, fece seguito una serie di passeggiate un attimo meno esaltanti. Pattuglia oggi, pattuglia domani, ed alzatasi la temperatura a livelli più umani, la guardia diventò una routine; in 3 mesi comunque non ci riuscì di scoprire i lati ameni del servizio.

Diversi particolari contribuiscono ad allietare la giornata della guardia.

Il mattino del giorno in cui si monta: indossare i Vibram con la ineluttabile certezza di doverli tenere addosso per un minimo di 36 ore; per fortuna le suddette calzature tengono i piedi al caldo d'inverno e al fresco d'estate ( ... o no ? ). O ancora, per chi sa apprezzarla la perversa ironia dell' " a riposo guardie in libertà " che fa preludio ad una spensierata notte di schioppo in spalla.

Interessante anche il contrasto tra l'espressione truce di chi dà il cambio e quella fra il disteso e il beffardo  ( del tipo adesso-trovi-lungo-tu ) di chi lo riceve; per non parlare della grazia dei movimenti modello moviolone ( un paio di fotogrammi al minuto ) delle prodi sentinelle durante le pulizie che fanno seguito al risveglio. La lunga consuetudine con la guardia provocò in molti dei cambiamenti: crisi religiose nelle sentinelle del lato sud ( vedi comode panche della chiesetta ); velleità da centauro sul lato nord ( vedi confortevole sellino della moto dello Sten. medico ); sviluppo, indifferentemente su tutti i lati nonché in Ramires, della non comune capacità di dormire in piedi, ma anche di pattugliare ad occhi chiusi.

Gli zoofili ebbero modo di stringere salde amicizie con felini vari; gli amanti dei film dell'orrore apprezzano particolarmente le ultime guardie che grazie all'invasione di un'orda di maggiolini ricordavano " Gli uccelli " di Hitchock in chiave etomologica.

Da ricordare per finire sono le esibizioni dei vari capoposti all'alza ed ammaina bandiera: Longo grande ammiratore degli Skiantos, con il suo " alzabandiera demenziale " da tre giorni; Dissegna, con un pregevole " alzabandiera come Pinocchio "; Hosmer, che scambiò la fune del vessillo per le corde di un'arpa; Soldà, inghiottito dalla bandiera durante l'ammaina; per chiudere, dulcis in fundo, con il grande ammaina bandiera fantasma del baffo Marth.

alla pagina successiva